Disinfestazione Calabroni: cosa fare in caso di avvistamento
Oggi scopriremo come proteggerci dai calabroni. La disinfestazione calabroni oggi sembra essere la soluzione!
I calabroni appartengono alla famiglia delle vespaidea del genere Vespa.
Il loro nutrimento è improntato su sostanze zuccherine, proteine animali e api da miele.
Risulta difficile distinguere le vespe dalle api, entrambe hanno la stessa livrea; invece è più facile distinguere una vespa da un calabrone, in quanto il calabrone è più grande di una vespa, ha la colorazione bruna-rossiccia con striature gialle e nere, la testa ha un vertice più ampio e abbondante.
I calabroni sono insetti molto pericolosi, se percepiscono una minaccia attaccano in gruppo e diventano molto più aggressivi sia delle api, sia delle vespe. Infatti, se nello stato suddetto, iniettano sul bersaglio una sostanza velenosa contenuta nel loro pungiglione ad elevata concentrazione di acetilcolina.
Anche la quantità di veleno è superiore a quello che inietta una vespa.
Le punture dei calabroni oltre ad essere possono causare reazioni allergiche anche gravi in soggetti sensibili; per chi subisce una puntura da parte di un calabrone si consiglia di recarsi al Pronto Soccorso perché si potrebbe rischiare uno shock anafilattico potenzialmente mortale.
Pertanto, se si avvistano degli esemplari di calabrone o di un nido, si consiglia la massima cautela e la segnalazione alle autorità sanitarie.
Disinfestazione Calabroni: cosa fare quando entrano in casa
I calabroni preparano il loro nido in posti ben riparati, in caso di presenza di un nido si consiglia di non avvicinarsi troppo e di non tentare di scacciarli in modo repentino, i calabroni avvertiranno ciò come una minaccia e passerebbero subito all’attacco pungendo ripetutamente.
Quindi la sicurezza deve essere sempre salvaguardata.
Quindi se il nido è situato sotto i coppi del manto di copertura, considerata la pericolosità sia degli insetti sia del sito è bene avvalersi di ditte specializzate ed esperte nelle disinfestazione calabroni, che conoscono le procedure e gli insetticidi più efficienti per neutralizzarli.
Differenti tipi di calabrone: come riconoscerli
I calabroni esistono in varie specie ed è importante saperli riconoscere, e come comportarsi in caso di avvistamento.
In Italia sono in maggioranza di tre specie diverse: la vespa Crabo; la vespa Orientalis; la vespa Velutina Lepeletier.
- La vespa Crabro è un calabrone molto presente in tutta l’Italia, è caratterizzato dalla tipica colorazione gialla e nera dell’addome, il capo e il torace su toni scuri con sfumature rossicce. Le loro dimensioni variano dai 30mm, nei maschi e nelle operaie, fino ai 50mm per le regine. I posti preferiti per nidificare sono in genere luoghi protetti e riparati: alberi cavi, anfratti dei muri, canne fumarie. Ogni nido può contenere colonie di 100/300 esemplari. Attaccano le api da miele.
- La Vespa orientalis è abbastanza diffusa nel Sud Italia. Ha una colorazione rossastra di tipo uniforme, sull’addome è attraversata da una banda gialla e da una macchia gialla sul capo. Le dimensioni sono de tutto simili alla Vespa crabro, così come i luoghi asciutti e riparati dove preferiscono nidificare. Le colonie per queste vespe possono arrivare ad alcune migliaia di esemplari. Attaccano le api da miele fino a distrugger loro l’intero alveare.
- La Vespa velutina, altrimenti detto “calabrone asiatico” è originario della Cina e giunto in Italia nel 2012. Questa tipologia di vespe è stata avvistata nel nord Italia, in Liguria, in Piemonte, in Veneto, in Toscana.
La colorazione è scura con una banda gialla dell’addome e zampe di un giallo vivo.
Le dimensioni sono di 35mm per le regine, di 25mm per i maschi e di 20mm per le operaie.
Costruisce due tipi di nidi: i nidi primari, in primavera, in aree riparate e molto alte rispetto al suolo e nidi secondari, quando la colonia aumenta il numero di esemplari, costruiti sugli alberi.
I nidi secondari arrivano a contenere da 6mila a 12mila esemplari.
La Vespa velutina, è anch’essa molto aggressiva e può provocare a provocare lo spopolamento di colonie di api.
Come trovare il nido
I calabroni, in quanto volatili, possono entrare in casa dalle finestre, dai camini, dalle condotte dell’aria condizionata.
Spesso, il nido, chiamato favo, è sito nei cassonetti degli avvolgibili o nei comignoli sul tetto, nei tronchi cavi di salici, di pioppi, di querce e di tigli.
I calabroni sono attirati dalle luci bianche, che è sconsigliato accendere su un terrazzo, se vi è presenza di calabroni, questi potrebbero essere attirati dal bagliore e pungere.
I calabroni iniziano a costruire i nidi tra il mese di marzo e quello di aprile, è difficile notarli perché sono piccoli.
Col trascorrere delle settimane, fino ad ospitare, come già accennato, fino a 300 esemplari.
Pertanto se si avvista qualche esemplare in volo, occorre intervenire tempestivamente prima che il favo assuma dimensioni notevoli.
Oltre a preferire le zone periferiche come le campagne, il mare o le zone rurali ove trovano abbondanza di tronchi cavi o secchi, i calabroni non disdegnano di costruire il nido anche nelle città.
In particolare nidificano tra le intercapedini di mura perimetrali degli edifici, sotto tetti, sui cornicioni, sotto le grondaie, nei cassonetti delle tapparelle, nei controsoffitti e nei camini.
Come eliminare i calabroni: disinfestazione calabroni
In Italia, esiste una legislazione che tutela e protegge gli alveari delle api, giustamente considerate fondamentali nell’ecosistema naturale, la stessa cosa non avviene per le vespe e i calabroni che possono essere tranquillamente eliminati.
Se infatti, vespe e calabroni infestano gli ambienti deputati all’accoglienza e allo stazionamento delle persone, case o luoghi di lavoro con i loro nidi, si ha un’unica possibilità, ossia quella di eliminarli insieme al loro nido.
È chiaro che gli interventi di disinfestazione calabroni variano al variare della gravità della situazione e in base alla difficoltà dell’intervento.
Se il nido dei calabroni è sufficientemente lontano dalle civili abitazioni o se si riesce a isolare il favo, si può contattare la Protezione Civile o l’ASL competente di zona.
Ma ci si può rivolgere pure al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (115) nei casi e nelle circostanze più gravi e difficoltose, ovvero se non si può isolare la casa o la zona dove è situato il nido, oppure se i favi o lo sciame sono molto grandi o ancora se le persone all’interno dell’abitazione sono impedire nell’allontanarsi.
Dunque se si è in presenza di un’infestazione in corso di calabroni contattare immediatamente, gli esperti che fanno capo a ditte specializzate nella disinfestazione calabroni che fanno un lavoro professionale e completo oppure all’ASL competente per territorio o in estrema ratio ai Vigili del Fuoco.